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Immagine del redattoreSicura Domus

Negozi di videosorveglianza a Milano

Sicura Domus ha un negozio di videosorveglianza a Milano.

Spesso ci si chiede quali possano essere i sistemi migliori per garantire la massima sicurezza della propria abitazione o, comunque, di un luogo di nostra proprietà. Nella maggior parte dei casi ci si rivolge a delle ditte esterne che possano installare i migliori sistemi di antifurto sulla piazza, oltre a particolari accorgimenti come porte blindate e antiscasso, finestre inviolabili, e perchè no, anche un moderno sistema di videosorveglianza che consenta di individuare e riconoscere il volto o comunque le fattezze dei malintenzionati.

La videosorveglianza può tornare molto utile anche all’interno dei negozi, in quanto le telecamere posizionate all’esterno e all’interno del punto vendita saranno in grado di riprendere tutto ciò che succede durante una rapina o un atto vandalico. Quasi sempre le irruzioni a scopo criminoso all’interno di un negozio avvengono durante l’orario di chiusura (e quindi di notte) ma in alcuni esercizi la videosorveglianza può rivelarsi fondamentale anche per piccoli furti che si verificano durante gli orari di apertura. Lo strumento è decisamente consigliabile, specialmente in quei negozi che vendono merce di un certo pregio: pensiamo ad esempio alle boutique o alle gioiellerie, che abbondando specialmente in una città come Milano, capitale della moda e del lusso.

Tuttavia, scegliere l’impianto di videosorveglianza più adatto alle proprie esigenze non è affatto semplice, e ancor meno facile è procedere all’installazione del sistema. Installare i vari dispositivi, connetterli fra loro e configurarli correttamente: operazioni di una certa delicatezza, che richiedono una preparazione e una professionalità di ottimo livello. Ecco perchè i negozi che necessitano di telecamere si affidano a delle ditte esterne, possibilmente molto esperte, che saprano svolgere la mansione nel migliore dei modi e saranno in grado di stabilire i punti migliori dove posizionare la videosorveglianza, previo opportuno sopralluogo.

La prima cosa da fare, infatti, è proprio un’attenta valutazione degli spazi, per capire quante telecamere sono effettivamente necessarie e quali sono gli angoli ideali dove posizionarle. Da questo primo passaggio dipende molta della “resa” del sistema di videosorveglianza. Solitamente, i sistemi di videosorveglianza installati nei negozi sono dotati di obiettivi a grandangolo, con telecamere caratterizzate da una grande capacità di movimento, compreso un ottimo zoom che riuscirà ad ingrandire l’immagine interessata senza sfocarla.

Per quanto riguarda la connessione di rete, si possono scegliere essenzialmente due modalità. La prima è il cablaggio fisico con la LAN, quella classica per intenderci, tuttavia negli ultimi anni la stragrande maggioranza dei negozi preferisce la connessione wireless, che evita all’esercizio la presenza di fili che possono risultare abbastanza ingombranti (oltre che antiestetici). L’importante è che il punto vendita disponga di un HotSpot Wi-Fi, un dettaglio che piacerà anche molto agli utenti che non possono fare a meno di consultare le notifiche che giungono sui propri smartphone.

Ultimamente si fa grande affidamento alle tecnologie video di rete, che utilizzano reti Ethernet standard e sono compatibili con le infrastrutture esistenti, dato che si integrano facilmente con sistemi POS ed EAS. Inoltre risultano decisive per l’individuazione di eventi sospetti. Queste telecamere sono davvero la soluzione ideale per avere una panoramica completa del punto vendita, e il controllo di tutto ciò che succede all’interno e all’esterno del negozio. Inoltre le soluzioni più moderne riescono a tenere traccia dei sospetti da reparto a reparto, determinando così anche la direzione di spostamento e ricostruendo la scena per ottenere un quadro completo degli eventi.

Come è facile immaginare, la presenza di un sistema di videosorveglianza all’interno di un negozio deve essere comunicata al cliente, come impone la sentenza della Corte di Cassazione del 2 settembre 2015 in nome della tutela della privacy. Pertanto, all’interno dei luoghi ripresi, deve essere allestita un’apposita segnaletica (cartelli informativi) con un formato e un posizionamento tale da risultare chiaramente visibile. La segnaletica “potrà includere un simbolo (ad esempio una telecamera) – si legge nella sentenza – o una stilizzazione di esplicita e immediata comprensione”.

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